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6 Agosto 2024I Vini d’Autore di Walter De Battè a Riomaggiore
A pochi minuti di navigazione, salendo da Portovenere verso Nord, sorge Riomaggiore, la prima delle Cinque Terre venendo da La Spezia. Qui, tra le terrazze vitate e il mare cristallino, troviamo Walter De Battè, un ex marinaio che a un certo punto della vita ha deciso di dedicarsi anima e corpo alla cura delle vigne all’interno dello splendido paesaggio delle Cinque Terre.
Intervista a Walter De Battè
“Quando sono nato, tutti qui facevano vino, per l’autoconsumo. La mia famiglia aveva dei vigneti, e mio padre, che navigava sui transatlantici, era a casa solo per alcuni periodi, spesso coincidenti con le fasi fondamentali della vite. Tuttavia, gran parte del lavoro era svolto dalle donne.
I miei ricordi sono soprattutto legati ai racconti che sentivo in casa. Non capivo bene di cosa si trattasse, ma ero curioso. Così, ho iniziato a seguire mia madre nei campi per capire a cosa corrispondessero quei termini dialettali che sentivo ripetere in casa, legati ai lavori agricoli del momento.
La vera passione però è scattata solo una ventina d’anni dopo. Nel frattempo ho lavorato prima per la Marina Militare, poi facendo sperimentazione e ricerche sulle barche oceanografiche.”
La nascita del marchio Walter De Battè
In un momento di riflessione, in cui non mi riconoscevo più nel classico lavoro 9-17, ho deciso di tornare a casa, e mi sono appassionato per davvero alla viticoltura.
Erano gli inizi degli anni ‘90, ero già sommelier e, dopo aver conosciuto vini un po’ diversi, come i macerati, ho trovato l’ispirazione: perseguire una via mediterranea alla vinificazione dei bianchi.
Nel 1991 è nato il progetto “Walter De Battè”. L’importante era emergere, lavorando sulla qualità. Era quasi un lavoro pedagogico col territorio: tirar fuori un vino che potesse parlare della Liguria di Levante utilizzando i nostri vitigni, con l’obiettivo di creare prodotti che potessero fare il giro del mondo. A partire dal 1995, abbiamo iniziato a esportare all’estero le prime bottiglie.
Primaterra
Nel 2003 è stata la volta di Primaterra, in un momento in cui ero Consigliere del Parco Nazionale delle Cinque Terre. Dopo un viaggio presso i viticoltori di Banyuls, in Francia, abbiamo visto come coltivavano la Granaccia, su quale terreno, e abbiamo deciso di fare un primo impianto a 500 metri sul livello del mare. Un vino rosso che non era consuetudine fare da noi.
I Vitigni Autoctoni delle 5 Terre
I principali vitigni autoctoni delle Cinque Terre sono Bosco, Vermentino e Albarola. Alcuni vitigni secondari, come il Rossese bianco, erano quasi scomparsi a causa della fillossera del 1920. Lo abbiamo recuperato nel 1997 e, dopo averlo riprodotto in vivaio, ora i giovani viticoltori stanno tornando a piantarlo.
Il Vermentino è il vitigno principe qui, presente da oltre mille anni. È straordinariamente legato all’elemento marino. Alle Cinque Terre, dove il terreno è povero, il contesto pedoclimatico gli conferisce una mineralità unica e una leggera componente aromatica.
Il Bosco, inizialmente piantato per la sua produttività, è stato da me ripensato per limitarne la produzione. Se portato in leggera surmaturazione o addirittura passito, tira fuori molti elementi di interesse.
L’Albarola è un vitigno che definisco un po’ neutro. Dà note molto fragranti ai vini, ma non ha una spiccata personalità. Veniva piantato un tempo in altura, dove gli altri vitigni non maturavano.
L’Estetica del Vino
“Il vino è una rappresentazione del bello nel mondo occidentale”, (dallo statuto dell’AIS).
Fare vino è un percorso estetico, una via per la bellezza.
In genere, quando è bello, il vino vive nel triangolo virtuoso del rapporto tra uomo, uva e terroir. Quando il vino è d’autore, fare vino diventa perciò una forma d’arte.
I Vini di Primaterra
Carlaz e Harmoge sono due esempi perfetti dei vini prodotti da Primaterra. Ogni bottiglia racconta una storia unica e riflette la filosofia di De Battè.
Carlaz
Nato insieme a Riccardo Canesi, il Carlaz rappresenta l’approccio di Walter al Vermentino come viene fatto a Carrara. Questo vino subisce una macerazione leggera, con l’obiettivo di conservare alcune componenti aromatiche. È uno studio su un altro territorio, vicino ma differente, riguardo un vitigno molto conosciuto, che permette di esplorare nuove dimensioni del Vermentino.
Harmoge
Questo vino è la cosa più vicina a un Cinque Terre tradizionale, rappresentando il tipo di vino che si produceva nella regione prima dell’avvento della cooperativa e della tendenza a produrre vini più commerciali. L’Harmoge subisce una macerazione importante, e si distingue per una tensione di macchia mediterranea e una grande mineralità, caratteristiche non comuni tra i vini bianchi. Si tratta di una pietra miliare che incarna l’essenza più autentica del territorio.
Uno Sguardo al Futuro
Il percorso dei vini di Primaterra è iniziato con l’obiettivo di valorizzare il territorio, ma si è evoluto fino a inserirsi come una scheggia nel più ampio contesto del Mediterraneo. Parallelamente, Walter De Battè ha esteso il suo lavoro anche in Abruzzo e ad oggi sta esplorando nuove situazioni vitivinicole sulla Riviera Ligure.
Con la fine dell’epoca delle omologazioni, il focus si sposta sulla diversità e sulla personalizzazione dei processi di macerazione. Questo approccio più sofisticato permette di esaltare le caratteristiche uniche di ogni vino, rendendolo un’espressione autentica del suo territorio.
Primaterra vende principalmente nel Golfo del Tigullio e lungo la Costiera Amalfitana. Questi mercati sono ideali per i vini di De Battè, che riflettono la tradizione e l’innovazione della viticoltura mediterranea.”
I vini di Walter De Batté all’Antica Osteria del Carugio
Qui all’Antica Osteria del Carugio di Portovenere siamo felici di poter proporre i vini De Batté.
Ma l’articolo non poteva concludersi senza il consiglio di Alessandro per l’abbinamento di un piatto del Carugio:
- Carlaz: Si abbina perfettamente con il pesto, esaltando le note aromatiche del basilico e l’intensità della salsa.
- Harmoge: Ideale con un agnello alle erbe aromatiche, dove la macerazione importante e la mineralità del vino si sposano con i sapori robusti della carne e delle erbe.
- Cericò: Un rosso che trova il suo abbinamento ideale con il piccione, offrendo un equilibrio perfetto tra la complessità del vino e la ricchezza del piatto.