Il basilico (Ocimum basilicum) è una pianta aromatica molto popolare e versatile, con oltre 60 diversi tipi o varietà. Le varietà di basilico possono differire per forma, dimensione, colore e aroma. Alcune delle più conosciute includono il basilico dolce genovese, il basilico tailandese, il basilico greco, il basilico “Dark Opal”, quello “napoletano”, a foglia di lattuga, dall’aroma delicato con un sentore di menta, e il basilico limone, e il “mammouth”, dalle caratteristiche foglie giganti e dal profumo deciso.
Il suo nome deriva dal greco “basileus”, che significa “re”, a sottolineare l’importanza che questa erba aveva nell’antica cultura greca. Di fatto, il basilico è stato venerato in numerose civiltà come ingrediente considerato quasi divino e simbolo di ospitalità e protezione.
La diffusione e l’importanza del basilico vanno ben oltre il suo utilizzo in cucina. Questa pianta aromatica ha sempre rivestito un ruolo importante nelle tradizioni popolari e religiose, tanto che era consuetudine donarla in segno di pace e benedizione. Anche la cultura europea del Medioevo attribuiva poteri magici al basilico, considerandolo un talismano contro il malocchio.
La scoperta delle proprietà antibatteriche e antinfiammatorie del basilico ha poi contribuito ad accrescere il suo prestigio e la sua popolarità nell’ambito della medicina naturale, facendo sì che il suo utilizzo si diffondesse anche in ambito terapeutico.
Il basilico genovese è una varietà caratterizzata da foglie medio-piccole, di forma ovale convessa e dal colore verde tenue. Hanno un sapore delicato, prive di altri aromi mentolati.
Il basilico genovese è riconosciuto a livello internazionale come un prodotto di qualità e di eccellenza della regione ligure. Nel 2005, il Consorzio del Basilico Genovese ha ottenuto il marchio DOP (Denominazione di Origine Protetta) dall’Unione Europea per garantire la qualità e l’autenticità della varietà.
Ma perché proprio la Liguria è considerata la migliore per la coltivazione del basilico? A causa di una combinazione di fattori climatici, ambientali e culturali.
- Clima: La Liguria ha un clima mediterraneo caratterizzato da inverni miti e umidi, ed estati calde e soleggiate. Le temperature medie nella regione si aggirano intorno ai 10-15°C d’inverno e 25-30°C d’estate. Queste condizioni climatiche sono ideali per la crescita del basilico, che predilige ambienti caldi e umidi.
- Posizione geografica: La regione della Liguria è situata sulla costa nord-occidentale dell’Italia e si affaccia sul Mar Ligure. La vicinanza al mare contribuisce all’umidità dell’ambiente, che favorisce la crescita delle piante aromatiche come il basilico.
- Terreno: Il terreno della Liguria è generalmente fertile, ben drenato e ricco di sostanze nutrienti, grazie alla presenza di composti organici, minerali e argilla. Inoltre, il terreno leggermente calcareo su cui cresce il basilico in questa regione conferisce alla pianta un sapore e un aroma particolari, unici e apprezzati.
- Coltivazione tradizionale: La coltivazione del basilico in Liguria è una tradizione antica e consolidata che si tramanda di generazione in generazione. La conoscenza e l’esperienza accumulata nel tempo permettono ai coltivatori locali di utilizzare pratiche ottime per la crescita del basilico, come la scelta dei migliori terreni, l’esposizione al sole, la giusta quantità di acqua e le tecniche di potatura. La coltivazione in serra del basilico ligure è molto diffusa, poiché permette di controllare meglio la pianta e assicurare una crescita ottimale. La posizione geografica della Liguria, con il suo clima mite e il terreno particolarmente fertile, fa sì che questa erba possa svilupparsi al meglio, regalando tutto il suo aroma e sapore alle ricette tipiche di questa splendida regione.
La conservazione del basilico è un processo semplice ma che nasconde qualche insidia. La piantina è molto delicata, una volta recisa dal suo rametto si appassisce in poco tempo. Per cui se volete conservarlo più a lungo per aumentarne la durata, ecco alcuni consigli pratici per conservare il tuo basilico sempre verde e rigoglioso:
- Conservazione in acqua: è il metodo più veloce, ti basterà riempire un recipiente di acqua fresca, recidere i gambi della piantina e immergerli. La durata di conservazione arriverà ad una settimana o anche di più.
- Conservazione in frigorifero: Non è il modo migliore, perché la piantina è suscettibile al freddo e ha bisogno di sole. Riponili in frigorifero completamente asciutti e avvolti da due strati di carta da cucina, nel ripiano più basso.
- Conservazione in freezer: la conservazione in freezer è la più indicata. Bisogna asciugare bene la piantina e riporla dentro dei sacchetti appositi. Il tempo di conservazione è molto lungo e si mantiene benissimo.
- Tritato in Freezer: variante della conservazione precedente, vi consigliamo anche di tritarlo e riporlo in sacchetti adibiti al congelamento degli alimenti. In questo modo avrete un trito di basilico sempre pronto per essere utilizzato per gustose ricette.
- Essiccato: Lasciar essiccare le foglie di basilico all’aria aperta è un processo più lungo rispetto ai precedenti e perde un po’ di quel gusto forte che lo contraddistingue. Se invece disponi di un disidratatore puoi farlo molto rapidamente. Ma questo processo ti permetterà di poter aggiungere il basilico essiccato a una grande varietà di piatti, dandogli colore e sapore.
Per scoprire e assaporare al meglio la tradizione del basilico ligure, non c’è niente di meglio che visitare questa affascinante regione e lasciarsi trasportare dai suoi sapori unici e indimenticabili. Vieni a trovarci all’Antica Osteria del Carugio e assaggia i nostri piatti tradizionali liguri, ricchi di basilico e amore per il territorio!